L’ottimizzazione dei processi, la gestione delle crisi, la riorganizzazione interna sono momenti cruciali in cui una visione strategica è centrale.
L’intervento consulenziale rappresenta una guida concreta nel percorso di riordino e pianificazione. Chiamato a collaborare con la direzione aziendale, il consulente svolge un fondamentale ruolo di supporto nei processi decisionali.
Il ruolo del consulente
Uno sguardo imparziale, un approccio oggettivo, l’identikit del consulente prevede capacità analitiche, di sintesi, ma anche creative e comunicative, propedeutiche ad affrontare problematiche organizzative e gestionali direttamente connesse al governo d’impresa, perciò in grado di genere mutamenti strutturali o di processo. Il professionista attraversa tutte le fasi del cambiamento:
- Analisi iniziale: conoscenza dell’azienda e degli obiettivi
- Diagnosi: individuazione dei problemi e raccolta dati
- Strategia: definizione di soluzioni e piani operativi
- Implementazione: supporto pratico all’attuazione
- Monitoraggio: misurazione dei risultati e follow-up
Knowledge management, la conoscenza è una leva di sviluppo
La conoscenza è una risorsa strategica, non accessoria. Come sosteneva Peter Drucker, rappresenta il motore dello sviluppo aziendale, del successo organizzativo e della differenziazione competitiva.
Il valore di un prodotto o servizio dipende sempre più in larga misura dalla capacità di integrare know-how tecnologico, comprensione delle esigenze del cliente e innovazione. L’accesso e la condivisione di informazioni dev’essere agile, a beneficio di tempo e costi.
La consulenza direzionale si fonda sull’apprendimento continuo, generando un flusso sinergico tra cliente e consulente.
Il metodo del consulting management
La complessità dei contesti aziendali impone una collaborazione stretta tra vertice aziendale e professionista esterno. Il metodo della consulenza direzionale segue cinque step:
- Fase conoscitiva – Definizione degli obiettivi
- Individuazione del problema – L’analisi dati
- Soluzione – Sviluppo di strategie e piani operativi.
- Implementazione – Supporto nell’attuazione delle soluzioni
- Follow-up – Misurazione dei risultati, controllo e correzione
La consulenza è un metodo funzionale ad affrontare condizioni di crisi o a ottimizzare il processo gestionale, affinchè il cambiamento sia coerente, graduale e sostenibile nel tempo.
Il follow-up consulenziale
La valutazione successiva all’attuazione degli interventi consulenziali ha lo scopo di verificare il conseguimento degli obiettivi prefissati nonché l’allineamento con le risorse impiegate.
Fase cruciale, poiché i risultati non sono sempre immediatamente visibili o quantificabili (come competenze o nuove prassi organizzative).
Valutazione necessaria tanto in itinere quanto a conclusione dell’intervento, senza tralasciare il successivo stadio di monitoraggio.
Il follow-up è necessario sia in itinere sia a conclusione dell’intervento, per verificare gli obiettivi raggiunti e attivare eventuali azioni correttive.
Assetto aziendale e performance
L’elaborazione di un piano operativo efficace che porti al risultato nel lungo periodo e sia allineato alla mission – strategia d’impresa – si basa, in primis, sull’analisi approfondita dei contesti interno ed esterno e mira a definire obiettivi S.M.A.R.T, ovvero:
- Specifici
- Misurabili
- Raggiungibili
- Rilevanti
- Temporizzati
In fase di pianificazione, Identificare le aree strategiche d’affari (ASA) – singole e autonome business unit -, consente di strutturare le risorse in base alle esigenze dei diversi settori aziendali, migliorando l’efficienza complessiva.
Il risultato? Una crescita sostenibile e una migliore allocazione allocazione delle risorse, incrementano le performance.
Dall’analisi alla soluzione, il tuo braccio destro
Le competenze scientifico-professionali sono essenziali per affrontare l’azienda in un’ottica imparziale e oggettiva.
Il consulente mette in campo conoscenze, capacità di problem solving e autonomia di giudizio. La sua indipendenza è un caposaldo, funzionale alla costruzione del miglior ausilio possibile: non si sostituisce al potere decisionale del top management, ma lo affianca in ogni fase.
Obiettivo PMI, un partner per la crescita
Le micro, piccole e medie imprese – spesso prive di unità interne dedicate alla consulenza direzionale -, l’apporto di un advisor esterno può fare la differenza. Analisi, risoluzione delle criticità, pianificazione e gestione strategica sono pilastri fondamentali per rafforzare la competitività e garantire la crescita.
Competenze trasversali per l’innovazione concreta
Il consulting management è parte integrante dei nostri servizi.
In CDA crediamo nella consulenza come leva di innovazione.
Offriamo supporto concreto e multidisciplinare, dalla pianificazione alla strategia di sviluppo.
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