Perché la conoscenza è un asset indispensabile?
La conoscenza è un bagaglio prezioso per i lavoratori e un asset strategico per le imprese: il potenziamento del know-how e il reskilling apportano vantaggi in termini di competitività, efficienza, valorizzazione dei team.
In un’epoca di macro trasformazioni, la formazione è essenziale; unitamente al benessere organizzativo, il trasferimento delle competenze professionali occupa la vetta delle priorità.
La formazione finanziata – accessibile alle aziende di qualsiasi dimensione e area produttiva – è un’opportunità da cogliere per evolvere il proprio business rispondendo con lungimiranza alle sfide future e con lucidità alle urgenze del presente. Riducendo i costi, ottimizzando le risorse.
Formazione finanziata, un trend in forte crescita
I Fondi Paritetici Interprofessionali Nazionali delineano “una nuova leva strategica per un rinnovato approccio alle politiche attive del lavoro”, – spiega Aurelio Regina, presidente Fondimpresa, ente diventato punto di riferimento della formazione finanziata nel nostro Paese, con oltre 211 mila aziende associate (PMI pari al 38,8%), 5 milioni di lavoratori coinvolti e accrediti INPS per il 2024 pari a 440 milioni di euro. La previsione per l’anno in corso – nonostante le sfide burocratiche – è ancora in rialzo, a testimonianza di una crescente consapevolezza da parte dei management.
Twin Transition e gap generazionale: il ruolo della formazione
Il rapporto INAPP Lavoro e Formazione 2024 ci ricorda la centralità delle trasformazioni green e digitale, cui l’Europa indirizza massicci finanziamenti. A far da contrappeso, tuttavia, è la difficoltà da parte delle PMI di inglobare gli strumenti tecnologici in virtù di un invecchiamento delle risorse che è specchio della popolazione generale.
Immediata conseguenza è la mancata corrispondenza tra le competenze richieste e la reale disponibilità sul mercato del lavoro (mismatch).
Colmare il divario è d’obbligo, per mantenere competitività e innovazione interna.
I dati dell’Ey Work Reimagined Survey 2024 (che ha coinvolto 17.000 dipendenti in 27 settori e 23 Paesi ) evidenziano come l’utilizzo corretto dell’Intelligenza Artificiale porti a un incremento di produttività e soddisfazione nelle aziende. Rinnovare e consolidare le competenze è fonte di opportunità e crescita per l’intero team.
Fondi Interprofessionali, opportunità da cogliere
Gli avvisi emessi nel corso dell’anno nonché le risorse rese disponibili dai Fondi Interprofessionali aprono l’accesso a corsi formativi gratuiti e a iniziative didattiche su misura, funzionali alla riqualificazione e all’upgrade delle performance aziendali. La progettazione dei programmi formativi consente di agire sulle criticità e schedulare le priorità, ragionando su esigenze e obiettivi.
Promuovere e agevolare la formazione continua delle imprese italiane è il punto focale di ciascun Fondo, a vantaggio dell’intero tessuto produttivo.
Perchè aderire a un Fondo Interprofessionale?
I vantaggi dell’iscrizione sono molteplici e tangibili.
- Riduzione dei costi aziendali (il Fondo copre l’erogazione dei percorsi, le docenze, la gestione del progetto e il monitoraggio, i servizi consulenziali annessi).
- Aggiornamento e perfezionamento delle competenze professionali.Incremento delle competenze trasversali non direttamente legate al contesto lavorativo.
- Maggiore efficienza organizzativa.
- Sviluppo di partnership e collaborazione tra imprese.
Come iscriversi a un Fondo
L’adesione a un Fondo consente all’imprenditore di destinare lo 0,30% della quota contributiva obbligatoria all’attività formativa dei dipendenti.
La scelta del Fondo spetta all’azienda, mediante una comunicazione all’INPS e senza costi aggiuntivi. Una volta iscritta, l’azienda avrà accesso ai vari canali di finanziamento previsti dall’associazione e alla possibilità di avviare progetti formativi su misura.
Formarsi è vantaggioso
Le ore riservate alla formazione sono in costante aumento. Secondo l’indagine della GsoM del Politecnico di Milano condotta su un campione di PMI e grandi imprese, le ore formative per ciascun dipendente si attestano su una media di 41 ore annue – raddoppiate rispetto al 2015 – , con spiccata attenzione rivolta a sostenibilità e trasformazione digitale.
Il trend non lascia dubbi: le aziende identificano nella formazione una leva strategica per l’aggiornamento e il rafforzamento delle competenze, lo sviluppo personale e il sostegno alle trasformazioni organizzative interne.
Si estende il budget destinato all’apprendimento e alla specializzazione, cresce la conoscenza di strumenti e percorsi gratuiti.
Approfitta della formazione finanziata. Aderire a un Fondo Interprofessionale è una scelta strategica per il futuro dell’impresa.
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