Construction worker

La Sicurezza d’estate: gli accorgimenti per i lavoratori

Anche se la morsa del caldo ha momentaneamente allentato la sua presa, gli effetti della torrida estate 2017 non sono affatto svaniti. Non soltanto per la drammatica serie di incendi che sta deturpando intere aree lungo tutto lo stivale, ma anche per la necessità di dover ottemperare minuziosamente alle disposizioni inerenti la Sicurezza dei lavoratori, a cominciare da quelli chiamati a operare in situazioni particolarmente stressanti a causa del caldo. Lo stesso D.Lgs. 81/2008 prevede l’obbligo di valutare “tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori”, compresi quelli riguardanti i “gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari”, come i lavoratori outdoor esposti al rischio di danni da calore.

Si tratta di impieghi che comportano un aumento di potenziali fattori nocivi per la salute in relazione all’aumento delle temperature, a specifiche condizioni meteo e alla congiunzione di più fattori, come caldo, elevata umidità relativa e impegno fisico rilevante. Se a questo, inoltre, vanno ad aggiungersi stili di vita personali del lavoratore non idonei, le possibilità di conseguenze gravi crescono non di poco.

La materia, pertanto, è delicata, perché l’interazione di più variabili, non tutte strettamente in capo al datore di lavoro, come quelle personali, può concretizzarsi in un aumento della percentuale di pericolosità. La Legge, di conseguenza, prevede che sia obbligatoria la sorveglianza sanitaria per le condizioni di lavoro valutate ad alto rischio e impone al datore di fornire tutte le informazioni sul rischio, sui possibili danni e sulla loro gravità, sui sintomi di allarme, sui comportamenti da tenere, sulle misure di prevenzione.

Quasi tutti i rimedi da tenere in considerazione sono molto semplici da applicare e sono legati a norme di buon senso, cui fare riferimento in estate. Di seguito ne elenchiamo alcuni:

  • In base alla valutazione del rischio, rendere disponibili indumenti da lavoro leggeri, copricapi, filtri solari, acque e/o bevande reidratanti.
  • Verificare quotidianamente le condizioni meteorologiche, valutare il rischio e adottare le misure di prevenzione conseguenti.
  • Informare i lavoratori, mettere a disposizione quantitativi sufficienti di acqua potabile fresca e predisporre aree di riposo ombreggiate.
  • Aumentare la frequenza delle pause di recupero ed effettuare una rotazione nel turno fra i lavoratori esposti.
  • Organizzare il lavoro in modo da minimizzare il rischio, programmare i lavori più pesanti nelle ore più fresche e in modo che si lavori sempre nelle zone meno esposte al sole.
  • Variare l’orario di lavoro, se del caso, per sfruttare le ore meno calde.
  • Evitare lavori isolati, permettendo un reciproco controllo, in caso di problemi.
  • In caso di malessere, segnalare immediatamente i sintomi al capocantiere o a un collega: non mettersi alla guida di un veicolo, ma farsi accompagnare.
  • Evitare bevande alcoliche e limitare il fumo.
  • Evitare pasti abbondanti.

Seguire tali suggerimenti può essere un modo per tutelare i lavoratori e garantire l’opportuna sicurezza sul posto di lavoro, evitando possibili danni. Il Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia Romagna ne ha individuati alcuni, con particolare riferimento al rischio di calore e di radiazioni elettromagnetiche, come colpo di calore (addirittura mortale tra il 15 e il 25% dei casi), disidratazione, crampi, stress da calore, cali di pressione, edema, foto-invecchiamento precoce, precancerosi e tumori cutanei. Conseguenze gravi, per le quali la prevenzione è completamente indispensabile.