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Sicurezza a rischio, operai videosorvegliati: 80 mila euro di multa e sequestro dell’azienda a Corato

Una notizia recente capace di farci riflettere, quella pubblicata dalla testata online Bari Today, il 25 agosto 2014 (http://www.baritoday.it/cronaca/operai-filmati-sicurezza-a-rischio-sequestrata-azienda-corato.html).

La testata online racconta di un imprenditore di Corato e della gestione della propria azienda, specializzata nel commercio al dettaglio di prodotti per l’agricoltura e la zootecnia.
Una gestione non curante delle misure necessarie a garantire la sicurezza dei lavoratori e per tale ragione punibile, partendo da una sanzione pari a circa 80mila euro.

La salatissima multa non è tutto:  i carabinieri di Corato hanno, infatti, non solo multato e denunciato l’imprenditore ma anche disposto il sequestro dell’azienda e la sospensione dell’attività imprenditoriale.

Ovviamente provvedimenti di sequestro e sanzione hanno rappresentato la diretta conseguenza agli accertamenti svolti nell’azienda dai militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Nucleo Operativo Ecologico di Bari e dagli Ispettori dell’Ufficio Igiene Pubblica della Asl.

Nel corso dei controlli sono emerse gravi omissioni sulla salute dei lavoratori e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, tra cui la mancata predisposizione della sorveglianza sanitaria sui dipendenti e la formazione degli stessi lavoratori sui rischi connessi all’attività professionale, come previsto dalla legge. E’ stata, inoltre, accertata la presenza di un lavoratore in nero e un sistema di videosorveglianza non autorizzato, installato in violazione delle norme stabilite dallo Statuto dei lavoratori. Non poche omissioni e non pochi guai, quindi, per l’imprenditore coratino.
Sicurezza sul lavoro e videosorveglianza sono, senza ombra di dubbio, due tematiche importantissime e delicate. Occorre, però, fare un po’ di chiarezza.

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Il sistema di videosorveglianza deve poter consentire un intervento immediato nel caso in cui si verifichino situazioni di rischio e non certo essere una clava da agitare contro i nostri lavoratori. In tal caso infatti le norme previste dal Codice della privacy e lo Statuto dei lavoratori parlano chiaro specificando come il controllo a distanza dei nostri dipendenti sia vietato.

Inoltre non si può prescindere da un’amara considerazione: secondo i dati nazionali aggiornati al 31 maggio e pubblicati il 18/07/14 dall’INAIL la Puglia si aggiudica un triste primato, ossia un secondo posto nella classifica dei casi di morte sul lavoro. Un’incidenza altissima che deve far riflettere e, conseguentemente, farci agire in modo consapevole e attento.

Dall’individuazione e valutazione dei rischi alla progettazione dei luoghi di lavoro, CDA è in grado di garantire un approccio integrato e chiavi in mano, ponendosi come punto di riferimento per tutti gli aspetti legati alla normativa attraverso competenze e conoscenze adeguate e sempre aggiornate. Un’attenta analisi ambientale e strumentale, una formazione rivolta al personale concernente i temi dell’adeguata messa a norma, l’elaborazione di tutti i documenti richiesti dalla normativa sono gli aspetti peculiari del nostro servizio.

CDA, inoltre, si pone come punto di riferimento per la videosorveglianza e l’attuazione degli impianti. I nostri esperti assistono i clienti in tutte le fasi: dalla presentazione dell’istanza di autorizzazione all’installazione vera e propria, effettuando sopralluoghi atti a  verificare e constatare il regolare posizionamento e orientamento delle telecamere. CDA si occupa con precisione della documentazione necessaria per la presentazione dell’istanza alla direzione territoriale del lavoro della provincia di competenza; approntando e dichiarazioni di impegno per l’affissione dei catelli e  la custodia delle apparecchiature di registrazione.