carta dei diritti di internet

Varata la Carta dei Diritti di Internet

È stata presentata martedì 28 luglio nella sala del mappamondo, alla presenza della Presidente della Camera Laura Boldrini, la Carta dei Diritti di Internet. Si tratta di testo prodotto in un anno di lavoro dall’apposita commissione parlamentare e dall’intergruppo sulle nuove tecnologie, nato con la particolarità di non essere soltanto frutto di audizioni e consultazioni in Parlamento, ma in seguito anche a una consultazione pubblicata avviata sul sito della Camera dallo scorso 27 ottobre. In sede di presentazione, proprio su questo punto e sulla portata internazionale e di spirito costituzionale della Carta ha voluto focalizzarsi la terza carica dello Stato. “È un fatto di cui essere orgogliosi” – ha detto Boldrini, sottolineando che – “con questa Carta abbiamo affermato i diritti della persona, del soggetto, dell’utente digitale. Due articoli in particolare ne mostrano il senso: il diritto di accesso, diritto fondamentale degli individui, e il diritto all’uso consapevole della rete”. All’entusiasmo del presidente della Camera ha fatto eco l’intervento di Stefano Rodotà, presidente della suddetta commissione, il quale ha precisato che “al contrario di quello che qualcuno vuole far credere, abbiamo forse troppe regole che limitano la libertà di Internet. Le regole ci sono ma sono a senso unico. Perciò siamo intervenuti. La nostra ambizione è stata quella di riequilibrare i diritti. Soprattutto,” – ha continuato – “trattandosi di un materia in costante mutamento, sottoposta a cambiamenti velocissimi che non sopporterebbe la regola giuridica minuta e fattuale, abbiamo lavorato su principi di riferimenti definti in prospettiva. La Carta è uno strumento per costruire la cittadinanza nell’era di Internet ed è importante perché senza cittadinanza non c’è democrazia”. I 14 articoli che compongono il testo abbracciano tutti i temi sensibili per chi si muove sul web, spaziando tra copyright, cultura, digital divide e il “potere contrattuale” di chi usa Internet per divertirsi, lavorare, fare impresa, “dialogare” con lo Stato e le Pubbliche Amministrazioni. Inutile specificare quanto ciascuna di queste interazioni sia delicata e importanti al tempo stesso, senza dimenticare altri aspetti centrali nella quotidianità sociale dell’individuo, come la lotta a bullismo, stalking, razzismo e xenofobia, di cui la rete è ormai canale privilegiato in materia di prevenzione. La consultazione pubblica e il conseguente apporto diretto dei cittadini che hanno collaborato, alla base della costituzione della Carta, rendono il documento anche “dinamico”. Infatti, come specificato dalla stessa Laura Boldrini, il testo non è definitivo e i lavori della commissione potranno continuare e arricchire ulteriormente il corpo della Carta. Altra occasione di dibattito, inoltre, sarà la presentazione della Carta dei Diritti all’Internet Governance Forum, che si terrà a novembre in Brasile, dove verrà proposta come modello in seno alle discussioni sulle tematiche trattate.