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Violazioni privacy sui siti web italiani: per Federprivacy quasi il 70% non è a norma

Privacy, questa sconosciuta. E’ il caso di dirlo visti i numeri, poco rincuoranti, che il dossier della ricerca di Federprivacy ha messo in evidenza. Il rispetto della privacy dei cittadini è una realtà ancora lontana in Italia, specialmente sul web, nonostante le attività ispettive del Garante per fronteggiare le violazioni. Come è noto sul web viene spessissimo richiesto agli utenti di compilare dei form di contatto, fornendo informazioni personali, senza però indicare come saranno in realtà utilizzati i dati. Avere piena conoscenza, attraverso un’informativa, del trattamento sui dati personali è, invece, diritto dell’interessato, tanto che l’art. 161 del Dlgs 196/2003 punisce le infrazioni a tale prescrizione con sanzioni pesantissime che vanno dai 6.000 ai 36.000 euro, con un aggravio in caso di violazione che ricade su un elevato numero di utenti.

Federprivacy ha avviato un’indagine su 2500 siti web di enti e imprese italiane, focalizzandosi sul rispetto dell’obbligo di informare le utenze sulle modalità in cui verranno trattati i suoi dati personali. L’esito ha fatto emergere dei numeri quasi inquietanti. Quasi il 68% del campione ha riscontrato la violazione dell’art. 13 del Codice della Privacy, così come frequentissima è stata la mancata richiesta di consenso al trattamento dei dati di cui all’art.23.

L’analisi della ricerca di Federprivacy ha fatto emergere dati importanti. Più di una violazione su due è riconducibile a piccole e medie imprese, mentre quasi in quinto delle omissioni dell’informativa è stato riscontrato in siti riconducibili ad ambiti sanitari, quindi densi di dati sensibili. Ridotte, ma non irrilevanti, le percentuali di casi di contravventori “insospettabili”. Non potrebbero essere definiti diversamente i siti istituzionali e di enti pubblici, inseriti nella ricerca insieme multinazionali, imprese e multinazionali. Presenti anche personaggi famosi, personalità, artisti e politici.

L’ammontare delle violazioni rilevate nell’arco di un solo mese è stimata intorno ai 24 milioni di euro ma il fenomeno è molto più esteso. La stessa Federprivacy ha dichiarato che il dossier della ricerca è al vaglio del Garante Antonello Soro e del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ai quali spetterà capire quali provvedimenti porre in atto per arginare questo fenomeno dilagante.

Adempiere completamente e correttamente alla normativa sulla privacy appare, quindi, fondamentale e proprio per questo CDA si pone al servizio di tutte le imprese e i professionisti che necessitano di supporto a proposito delle normative sulla privacy ( D.lgs. 196/2003) o ne vogliono costantemente mantenere una corretta gestione,  eliminando gli eventuali punti di minaccia e di pericolo per la loro riservatezza.